Le nostre esistenze sono tutte collegate e il benessere degli esseri umani è strettamente legato alla salute degli animali e all’ambiente che condividiamo con loro. Per poter affrontare i problemi di salute del giorno d’oggi è quindi fondamentale adottare l’approccio olistico “One Health”, che si basa su tale legame.

Ne sono una chiara dimostrazione eventi come l’epidemia di bluetongue (o febbre catarrale degli ovini) in Europa centrale nel 2006, le recenti epidemie di influenza aviaria e suina, e quella, recentissima, del Covid-19. Le vite di animali domestici, animali selvatici e umani sono davvero strettamente legate. Per esseri sicuri di proteggere una specie, dobbiamo proteggerle tutte. E una protezione adeguata parte sempre dalla sensibilizzazione al problema.

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Parassiti, agenti patogeni vettoriali e malattie zoonotiche

I parassiti sono un gruppo incredibilmente vario di organismi che occupano quasi tutti gli habitat esistenti. I parassiti, non graditi, attaccano l’uomo, gli animali e le piante. Hanno strategie efficienti di colonizzazione e sopravvivenza.

I parassiti esterni, o ectoparassiti, sono particolarmente interessanti. Si tratta di parassiti che vivono sulla pelle di animali selvatici, domestici, e umani. Le conseguenze dirette della presenza dei parassiti esterni includono perdita di sangue, infiammazione cutanea, miasi, reazioni allergiche e ferite da autramatismo (per il prurito causato dal parassita).

Tuttavia, la conseguenza più importante, per quanto indiretta, resta il fatto che i parassiti esterni fungono da vettore per molti agenti patogeni. Questi patogeni possono essere protozoi, batteri, virus, tenie o nematodi (vermi cilindrici). I parassiti esterni fungono da vettori meccanici (trasportando semplicemente il patogeno sul proprio corpo per poi trasmetterlo al contatto con un nuovo ospite), oppure biologici (nel caso in cui il patogeno abbia bisogno di trascorrere del tempo nel parassita per poter completare il proprio ciclo). I danni diretti causati dai parassiti sono direttamente proporzionali alla loro quantità (più alto sarà il numero di parassiti esterni, più grave ed esteso sarà il danno). Questo non vale per i danni indiretti. Infatti, un numero anche molto piccolo di vettori infetti può arrivare a causare danni considerevoli in termini di salute pubblica, perdite economiche e benessere generale. Peggio ancora, molti degli agenti patogeni trasmessi dai parassiti esterni hanno un potenziale zoonotico. Le zoonosi sono malattie che possono essere facilmente trasmesse dagli animali agli esseri umani, e viceversa. Ogni anno, a livello globale, più di 300.000 persone vengono a contatto con malattie zoonotiche.

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Un’evoluzione comune

Il primo organismo parassita è apparso sulla Terra più di 500 milioni di anni fa, e i primi vertebrati a sangue caldo circa 300 milioni di anni fa. Questo significa che i parassiti hanno avuto a disposizione ben 200 milioni di anni in più per evolversi.

Quando nacque il primo organismo terrestre a sangue caldo, i vari parassiti che abitavano già il nostro pianeta non aspettavano altro che poter sfruttare al meglio questa nuova risorsa. Se prima si nutrivano di semplice materiale organico, decisero di passare agli ospiti a sangue caldo. Facendo un breve passo avanti nella scala evolutiva, al giorno d’oggi i parassiti esterni attaccano gli animali domestici, e, di conseguenza, hanno un’influenza negativa anche su di noi – gli esseri umani.

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Viviamo e cresciamo insieme

Fra il tardo Mesolitico e l’inizio del Neolitico, gli esseri umani iniziarono ad addomesticare e allevare bestiame e animali da compagnia. La popolazione umana ha poi continuato ad aumentare, portando, oggi, a una crescente urbanizzazione a livello globale.

L’aumento della popolazione umana e di quella animale va a favore dei parassiti esterni e dei patogeni che trasportano. Abbondanza di ospiti significa abbondanza di parassiti.

In passato, quando il numero di ospiti era scarso, moltissimi parassiti esterni morivano alla ricerca di una preda. Ora, con così tante persone e animali, trovare un potenziale ospite non è mai stato così facile.

I parassiti esterni devono la loro crescente diffusione anche ad altri due fattori. In primo luogo, tramite la selezione artificiale e l’allevamento, gli esseri umani hanno contribuito a ridurre la resistenza degli animali addomesticati ad alcuni parassiti esterni. Ad esempio, in passato le pellicce più folte rendevano difficile ai parassiti esterni raggiungere la pelle delle loro prede. Favorendo individui e razze con mantelli più corti, invece, non abbiamo fatto altro che rendere la vita più facile ai parassiti esterni. In secondo luogo, portando i propri animali in nuove regioni, le persone li hanno esposti a parassiti endemici contro i quali i nuovi arrivati non hanno alcuna resistenza.

Inoltre, le case moderne sono il microhabitat perfetto per i parassiti esterni. Le condizioni stabili delle nostre abitazioni (in termini di temperatura, umidità, illuminazione) e la fornitura costante di ospiti adatti (animali domestici e umani) permettono ai parassiti esterni non solo di sopravvivere, ma di prosperare in parti del mondo dove altrimenti non avrebbero avuto alcuna possibilità di farcela.

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Affrontiamo insieme l’alterazione delle stagioni

Quando si parla di alterazione delle stagioni e di temperature in aumento si pensa sempre a una problematica futura. La verità, però, è che il futuro è già qui. L’alterazione delle stagioni esiste, ed è un fatto reale. Dobbiamo quindi trovare il modo di rallentare questo cambiamento, e al contempo imparare ad adattarci alle conseguenze che porterà con sé, inevitabilmente.

Saremo davvero in grado di adattarci? Gli anni di evoluzione hanno dimostrato che, come specie, siamo capaci di evolverci, ma si tratta di un processo a lungo termine. Quindi, la domanda corretta è: saremo in grado di adattarci abbastanza velocemente? A quanto pare, i nostri piccoli nemici parassiti sono in grado di farlo.

Le zecche femmina possono assumere una quantità di sangue fino a 250 volte maggiore del loro peso corporeo. Per raggiungere lo stesso obiettivo, un essere umano dovrebbe mangiare circa una tonnellata di cibo in soli dieci giorni. Ingurgitando tali quantità di sangue, il corpo della zecca si ingrandisce, passando da 3-4 millimetri di lunghezza fino a 12-15 millimetri. Per uguagliarla, un essere umano dovrebbe diventare alto 5 metri. Inoltre, anche quando le risorse sono scarse, le zecche possono sopravvivere senza mangiare per tempi lunghissimi. In laboratorio, degli esemplari di zecca maschio e in stadio di ninfa e larva hanno resistito per ben dieci anni senza cibo. Le pulci, lunghe 2-3 millimetri, possono fare salti da 10 a 25 centimetri di lunghezza e altezza. Per essere degno di paragone, un essere umano dovrebbe saltare circa 60 metri in lunghezza, e 200 in altezza.

È evidente, quindi, come non abbia senso paragonarci a zecche e pulci in questi termini. Il quesito che ci eravamo posti riguardava invece un confronto delle capacità di evoluzione e adattamento per sopravvivere in nuove circostanze. Anche in questo caso, in realtà, i parassiti hanno vita facile.

L’alterazione delle stagioni, infatti, non fa altro che favorire la loro sopravvivenza. Innanzitutto, i parassiti esterni hanno maggiori probabilità di adattarsi in modo efficace all’impatto negativo che potrebbe avere su di loro l’alterazione delle stagioni. Inoltre, determinate conseguenze dell’alterazione delle stagioni – come l’aumento delle temperature – hanno un effetto decisamente positivo sui parassiti esterni. L’innalzamento delle temperature favorisce l’allungamento del periodo di attività dei parassiti, e ne facilita la colonizzazione di nuove aree. Da ultimo, ma non meno importante, l’alterazione delle stagioni e i fenomeni meteorologici estremi che l’accompagnano mettono in difficoltà i nostri meccanismi di adattamento e indeboliscono i nostri sistemi di difesa, esponendoci maggiormente agli attacchi da parte di parassiti esterni, e alle malattie da essi trasmesse.

È evidente, quindi, come i cambiamenti marcati causati dall’alterazione delle stagioni abbiano modificato la natura della relazione fra parassita e ospite.

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Le malattie ci accomunano

Dal momento che, purtroppo, i parassiti sono sempre più diffusi, e che restano attivi più a lungo rispetto al passato, il rischio di contrarre una malattia trasmessa da vettori sta aumentando. Gli esseri umani e gli animali domestici sono a rischio costante.

Le malattie zoonotiche sono una minaccia reale per la salute globale, che spesso viene sottovalutata. Ad oggi, esistono 150 malattie con potenziale zoonotico. Alcune di esse sono emerse di recente, mentre altre, che già esistevano, stanno diventando più frequenti sia a causa dell’espansione geografica, che dell’invasione del territorio degli animali da parte degli esseri umani (ad esempio tramite la deforestazione), che entrano quindi in contatto con pipistrelli e altra fauna selvatica.

Esistono poi altre malattie trasmesse da vettori che, nonostante non abbiano potenziale zoonotico, ci colpiscono indirettamente attaccando i nostri amici a quattro zampe.

Al momento, in Europa, a causa dell’alterazione delle stagioni e dell’ampia distribuzione dei vettori, si stanno diffondendo diverse malattie trasmesse da vettori che rappresentano una seria minaccia per gli animali domestici.

La Leishmaniosi

La Leishmaniosi è causata dal protozoo Leishmania infantum e viene trasmessa dai pappataci. Questo tipo di vettore è largamente diffuso in Europa meridionale. La Leishmaniosi colpisce cani, gatti ed esseri umani, provocando insufficienze di organi o lesioni cutanee.

La babesiosi

La babesiosi o piroplasmosi è causata da protozoi della famiglia Babesia che vengono trasmessi da certi tipi di zecche. Alcune specie di zecca, come la Dermacentor reticulatus e la Rhipicephalus sanguineus, sono presenti in Europa occidentale, meridionale e centrale fino alla regione baltica. Il parassita vive all’interno dei globuli rossi e causa una grave anemia.

La dirofilariosi

La dirofilariosi è causata dai vermi Dirofilaria immitis e Dirofilaria repens, trasmesse dalle zanzare di Europa meridionale e centrale. Colpisce cani, gatti ed esseri umani. La malattia causa insufficienza cardiaca e ostruzioni dei vasi sanguigni. Nel caso di D. repens si tratta invece di vermi che vivono sottopelle.

L’Ehrlichiosi

L’ehrlichiosi è causata dal batterio Ehrlichia canis che si trasmette attraverso le zecche. Questo vettore è presente in Europa meridionale e colpisce cani e gatti. Tale malattia è direttamente collegata all’anemia.

La borreliosi

La borreliosi, o malattia di Lyme, è causata da batteri del gruppo Borrelia burgdorferi. L’agente patogeno è trasmesso dalle zecche. Questo vettore è diffuso in tutta Europa. Raramente la malattia di Lyme ha effetti su cani e gatti, ma può essere grave per gli esseri umani. Si manifesta con febbre, eruzioni cutanee, problemi muscolari e articolari e malattie neurologiche.

La bartonellosi

Meglio conosciuta come “malattia da graffio di gatto”, la bartonellosi è causata dal batterio Bartonella henselae. Il batterio si trova soprattutto nel gatto domestico, e il suo vettore primario è la pulce. Sia batterio, che animale, che vettore sono presenti in tutto il mondo. La bartonellosi si manifesta perlopiù in esseri umani immunodepressi con sintomi come febbre, linfonodi ingrossati e infiammazioni di occhi, gengive e cuore. Questa malattia può risultare letale per alcune persone.

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Combattiamo insieme e proteggiamoci a vicenda

Come già detto, l’educazione costituisce il solido fondamento di ogni strategia di difesa efficace. La chiave di questa educazione è nelle mani dei Medici Veterinari. I veterinari sono la principale fonte di informazioni affidabili per i proprietari di animali domestici in tutto il mondo.

Quello del Medico Veterinario è un lavoro molto nobile e ammirevole, ma anche difficile e pieno di responsabilità. In questa epoca caratterizzata dall’alterazione delle stagioni, dal continuo mutamento dei fattori ambientali, e della crescente diffusione di vettori endemici in nuove aree, i veterinari si trovano a dover affrontare un problema ancora più grave. I veterinari sono la prima linea difensiva dei nostri animali domestici.

A questo scopo, oggi, molti Medici Veterinari hanno iniziato a creare piani di protezione su misura per i loro pazienti a quattro zampe. Questi piani di protezione si basano su diversi fattori, incluso il tipo di animale, il suo stile di vita, la stagione e la località.

I consigli del vostro veterinario di fiducia sono uno strumento essenziale. Non esitate a consultarlo per chiedere informazioni più precise sulle modalità e le tempistiche dei trattamenti. È di fondamentale importanza usare i prodotti antiparassitari in modo corretto e responsabile.

Problemi complessi richiedono soluzioni articolate. Pertanto, il giusto approccio di protezione dev’essere multidisciplinare, multimodale e olistico. Proprietari di animali domestici, Medici Veterinari, Autorità Sanitarie – dobbiamo tutti unire le nostre forze e lavorare assieme.

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Conclusioni

Combattiamo una battaglia continua in cui i parassiti si evolvono per diventare più efficienti nei loro attacchi, gli agenti patogeni trasmessi dai vettori si evolvono per riuscire a trovare più facilmente i parassiti vettoriali, e gli ospiti si evolvono per poter mitigare gli effetti negativi dei parassiti e degli agenti patogeni trasmessi dai vettori.

La storia ci insegna che l’evoluzione premia coloro che si sanno adattare meglio. Sorge quindi una domanda spontanea: quali sono le nostre probabilità di vincere questa battaglia contro i parassiti esterni e le malattie trasmesse dai vettori? Saremo in grado di trovare un modo per coesistere con queste creature, proteggendo noi stessi e i nostri animali domestici dal rischio che rappresentano?

Fortunatamente, la scienza ha dichiarato guerra ai nostri piccoli nemici. Se da un lato ci confrontiamo con tantissimi parassiti esterni e vettori di patogeni in agguato, è anche vero che non siamo mai stati così ben informati su come proteggere noi e i nostri animali domestici, nè abbiamo mai avuto così tanti strumenti efficaci per farlo.

I parassiti esterni prosperano grazie all’alterazione delle stagioni, e le malattie trasmesse dai vettori continuano a diffondersi. Nel frattempo, anche l’alterazione delle stagioni continua ad andare avanti. Tenendo conto delle capacità evolutive dei parassiti e degli agenti patogeni a cui fanno da vettore, possiamo stare sicuri che non avranno problemi a sopravvivere in futuro. La vera domanda, quindi, è: noi saremo in grado di restare al passo con loro? La risposta è sì: finché uniremo le nostre forze, saremo in grado di difendere la nostra salute.