Avere un animale domestico non significa solo divertimento e coccole. Un pet parent ha anche la responsabilità di affrontare situazioni spiacevoli e di prevenire le malattie del proprio fedele compagno. In questo senso, i parassiti sono uno dei problemi più comuni da dover fronteggiare.


Al giorno d’oggi, i parassiti ricoprono un ruolo molto importante nel mondo dei nostri amici a quattro zampe. Ciò è dovuto anche all’innalzamento delle temperature globali.


Ma che cosa c’entrano l’aumento delle temperature e l’alterazione delle stagioni con i parassiti? Per quanto possa sembrare strano, questi due mondi sono strettamente correlati.


Partiamo dai concetti di base.

A kitten - Siberian cat hunting in grass. Purebred, red color type

Che cos’è un parassita?


Tutte le creature viventi sono legate l’una all’altra, ma le relazioni che instaurano sono di vario tipo. Alcune sono benefiche per entrambe le parti, mentre altre possono essere dannose o addirittura pericolose per la vita di una di esse.


Il parassitismo è un tipo di relazione particolarmente degno di nota, che in molti casi finisce per essere dannoso o addirittura fatale. Tale relazione coinvolge due organismi: un ospite e un parassita. Il parassita vive sull’ospite, oppure al suo interno e, fondamentalmente, lo sfrutta. In breve, il parassita è biologicamente programmato per consumare le risorse dell’ospite per poter sopravvivere.


Di base, il parassita è un organismo che vive a spese di un altro organismo, e il cui stile di vita può danneggiare l’organismo sfruttato.
A seconda di dove vivono, i parassiti possono essere suddivisi in due gruppi:


Gli endoparassiti – parassiti che vivono all’interno dell’ospite (come mostra l’immagine qui sotto). Trichuris trichiura è un endoparassita che vive nell’intestino.

Gli ectoparassiti – parassiti che vivono sulla superficie dell’ospite.

whipworm (Trichuris trichiura) is parasitic helminthic nematode (roundworm) under the microscope view for education

Gli ectoparassiti e i rischi a essi collegati


I parassiti esterni rappresentano un grosso rischio per la salute dei nostri animali domestici. Hanno un impatto negativo su vari livelli, potendo causare diversi tipi di problemi.

I parassiti esterni possono causare lesioni cutanee.

Le lesioni cutanee sono già un problema di per sé – ad esempio, le pulci provocano prurito e fastidio alla pelle. Ma, come se non bastasse, una volta che la barriera cutanea è stata attaccata (dal parassita esterno), è probabile che si verifichino anche infezioni secondarie (di origine batterica e fungina) e infiammazioni cutanee (dermatiti), che vanno ad aggravare ulteriormente una situazione già difficile.

I parassiti esterni possono trasmettere agenti patogeni.


Questi agenti sono responsabili di patologie scientificamente note come malattie trasmesse da vettori (in inglese, vector-borne diseases o VBD). Le malattie trasmesse da vettori possono essere molto gravi, ma passare inosservate.

I parassiti esterni scatenano risposte immunitarie.

Nel corso della loro attività sulla superficie dell’ospite, alcuni parassiti esterni possono penetrare la cute, oppure rilasciare sostanze irranti come ad esempio la saliva che le pulci rilasciano durante il pasto e che resta intrappolata nella pelle, scatenando una reazione allergica. La cosiddetta dermatite allergica da pulci è l’esempio più comune di una reazione immunitaria scatenata da un parassita esterno. .

I parassiti esterni hanno un potenziale zoonotico.

Un animale domestico affetto da parassiti esterni corre il rischio di attaccarli anche alle persone con cui vive. In questi casi, proprio come per l’animale domestico, l’essere umano si troverà esposto a tutta una serie di pericoli, derivanti sia dal parassita stesso, che dagli agenti patogeni che porta con sé.

I parassiti esterni possono compromettere la salute generale dell’animale domestico.

I parassiti esterni, con la loro azione diretta sull’ospite, unita a quella degli agenti patogeni che trasportano, attaccano e compromettono la salute dell’animale domestico.

Beagle dog scratching body on green grass outdoor in the yard .

Quali tipi di parassiti esterni costituiscono un rischio per i nostri animali domestici?


I nostri cani sono minacciati da due principali gruppi di parassiti esterni:


La sottoclasse Acari (che include zecche e acari)
La sottoclasse Insetti (che comprende pulci, flebotomi o pappataci, mosche, zanzare, pidocchi masticatori e succhiatori).

Distribuzione geografica, modalità di diffusione e malattie


Per sconfiggere il nemico – in questo caso, i parassiti esterni – dobbiamo sapere tutto su di loro. A tal fine, passeremo ora in rassegna i parassiti esterni più comuni in Europa. Parleremo della loro distribuzione geografica, delle modalità di diffusione e delle malattie che trasmettono.


Le zecche


Le zecche sono un gruppo di parassiti che si nutrono di sangue che comprende 12 specie diverse. Ecco di seguito le specie di zecca più importanti e diffuse in Europa:


Ixodes ricinus – ampiamente diffusa in tutta Europa, è responsabile della trasmissione degli agenti patogeni di borreliosi (malattia di Lyme), neoehrlichiosi, anaplasmosi, febbre Q, tularemia ed encefalite da zecca.

Rhipicephalus sanguineus – presente prevalentemente in Europa meridionale, ma in via di diffusione. È responsabile di malattie come babesiosi, epatozoonosi, ehrlichiosi, anaplasmosi, febbre bottonosa del Mediterraneo e tularemia.

Dermacentor reticulatus – ampiamente diffusa in Europa. È responsabile della trasmissione dell’agente patogeno che causa la forma più grave di babesiosi nei cani.


In generale, l’attività delle zecche era stagionale, e vedeva due picchi principali. Il primo picco iniziava a marzo e finiva a giugno, mentre il secondo iniziava ad agosto e dura fino a novembre. Tuttavia, in alcune regioni europee le stagioni delle zecche sono più lunghe. In alcuni casi, per esempio in Italia e in Spagna, le zecche possono rimanere attive tutto l’anno.


Le pulci


Le pulci sono piccoli insetti che si nutrono di sangue, che attaccano principalmente cani, gatti e piccoli mammiferi domestici.


In Europa, le specie di pulce più comuni negli animali domestici sono:


La pulce del gatto – non è particolarmente esigente nella scelta degli ospiti. Infatti, la pulce del gatto è la più comune fra gli animali domestici, cani compresi.

La pulce del cane – è molto più rara, e si trova in meno del 10% dei casi. Tuttavia, costituisce pur sempre un problema.


Le pulci non prosperano in condizioni estremamente calde, fredde, secche o umide, e non amano particolarmente le grandi altitudini. Quindi, è molto probabile che le pulci siano ampiamente diffuse in tutta Europa, ad eccezione delle elevate altitudini di Alpi e dei Pirenei.

L’attività delle pulci tende a raggiungere il suo picco due volte l’anno: in estate e in autunno. Tuttavia, poiché le pulci possono sopravvivere all’interno degli edifici, favorite dal riscaldamento, la loro attività può durare tutto l’anno.


Le pulci si moltiplicano facilmente sugli ospiti. Inoltre, se le condizioni ambientali sono quelle giuste, le pulci che non hanno ancora raggiunto la piena maturità possono sopravvivere per mesi senza un ospite. Ciò è particolarmente importante in quanto la pulce trascorre solo il 5% della sua vita (ossia la fase adulta) sugli animali domestici; per il restante 95% (in stadio di uovo, larva o pupa), si stabilisce nell’ambiente circostante. Dal momento che una singola pulce può deporre fino a 50 uova al giorno, è evidente come eliminare questo parassita dall’ambiente possa risultare ancora più difficile che rimuoverlo da un ospite.


Le pulci, con la loro saliva, scatenano una reazione allergica nota come dermatite allergica da pulci. Una grave infestazione di pulci può portare a perdite di sangue significative e, di conseguenza, all’anemia (che consiste in un abbassamento nel numero di globuli rossi). Inoltre, la pulce del gatto e del cane può trasmettere la tenia. Da ultimo, ma non meno importante, le pulci possono essere portatrici di diversi agenti patogeni. Ad esempio, la pulce del gatto è vettore del batterio responsabile della malattia da graffio di gatto negli esseri umani.


Pidocchi succhiatori e masticatori


I pidocchi sono insetti altamente specializzati che attaccano solo determinati ospiti. Sono privi di ali, e si suddividono in due gruppi:

Pidocchi masticatori – che si nutrono di residui di pelle

Pidocchi succhiatori –- che si nutrono di sangue.

Un’infestazione grave di pidocchi masticatori può causare lesioni cutanee, mentre i pidocchi succhiatori possono portare l’anemia. Inoltre, alcuni pidocchi possono essere vettori della tenia.


I flebotomi o pappataci


Il pappatacio, insetto del genere Phlebotomus è molto diffuso nel sud dell’Europa, e soprattutto nella regione mediterranea, Italia compresa. Funge da vettore del parassita protozoo responsabile della leishmaniosi (Leishmania infantum). La leishmaniosi è una malattia grave, potenzialmente mortale, che può colpire sia i cani che gli esseri umani.


Le zanzare


Con oltre 3.500 specie, le zanzare sono un nemico diffuso in tutto il mondo. Le zanzare sono un vettore comune di due tipi di vermi conosciuti: uno vive nel cuore e nei vasi sanguigni, l’altro sottopelle.


Acari della rogna sarcoptica e notoedrica>


Sarcoptes scabiei è responsabile della rogna sarcoptica, che colpisce molti animali domestici. Questa specie di acaro è ampiamente diffusa in tutta Europa e Italia.


La rogna sarcoptica è caratterizzata principalmente da lesioni cutanee. Se la malattia non viene presa in tempo, le lesioni possono progredire, culminando in uno stato di debolezza e deperimento potenzialmente fatali.


Acari della rogna demodettica


Gli acari della rogna demodettica, che hanno la forma di un sigaro, sono abitanti naturali dei follicoli piliferi. A differenza della maggior parte dei parassiti esterni, questo tipo di acaro non è contagioso. Sicuramente, però, è opportunista.


Quando le normali difese immunitarie della cute dell’ospite vengono meno, questi acari causano una malattia chiamata demodicosi. La demodicosi canina è trasmessa dal Demodex canis mentre la demodicosi felina da Demodex cati e Demodex gatoi.

Il Notoedres cati , invece, causa la scabbia nei gatti. È facilmente trasmissibile e altamente contagiosa. È diffusa in tutta Europa.
Il N. cati causa la rogna notoedrica, caratterizzata da lesioni da perdita di pelo, localizzate in genere sulla testa e sulle orecchie. Le infestazioni più gravi possono debilitare il gatto, con conseguenze talvolta fatali.


Acari della rogna otodettica


L’acaro dell’orecchio – Otodectes cynotis –causa un’infiammazione dell’orecchio in gatti, cani e furetti. È più frequente negli animali giovani che in quelli adulti, e colpisce più spesso i gatti rispetto ai cani. In termini medici, l’infiammazione dell’orecchio e i sintomi concomitanti vengono definiti con il nome di otoacariasi.


Cheyletiella spp


La cheyletiella è un parassita relativamente grande, trasparente e altamente contagioso, che appare come puntini bianchi in movimento fra le squame di pelle e la forfora. Solitamente attacca cani, gatti e conigli, ma, se ne ha l’opportunità, anche gli esseri umani.


La cheyletiella è molto diffusa in tutta Europa. Viene trasmessa facilmente da un ospite all’altro tramite il contatto ravvicinato. Le infestazioni da cheyletiella sono particolarmente comuni fra gli animali domestici più giovani. In termini medici, le infestazioni da cheyletiella sono note con il termine di cheyletiellosi. Ad oggi, non sono stati ancora individuati agenti patogeni trasmessi da cheyletiella. L’unico sintomo che causa nel proprio ospite è un’infiammazione cutanea localizzata che porta a forte irritazione,fastidio e prurito.


Trombicula


La trombicula è facilmente visibile a occhio nudo. È interessante notare come solo la forma larvale, dal tipico colore arancione, abbia caratteristiche parassitarie. Questo acaro causa lesioni cutanee e perdita di pelo.

Seasonal change affecting parasitic activity


In che modo l’alterazione delle stagioni può influire sull’attività parassitaria?


Malattie che prima erano rare o endemiche delle zone tropicali e subtropicali si stanno ormai diffondendo in tutto il mondo. In passato, le cose erano molto più semplici. Sapevamo esattamente che tipi di parassiti esterni aspettarci, e in che periodo dell’anno. Oggi, i parassiti esterni – compresi quelli che prima erano stagionali – sono presenti tutto l’anno.


Ciò è dovuto principalmente al fatto che l’alterazione delle stagioni sta portando con sé condizioni climatiche più calde, che permettono ai parassiti sia di rimanere attivi più a lungo, che di ampliare il loro raggio d’azione.


Gli effetti più profondi dell’alterazione delle stagioni sulla diffusione dei parassiti


Anche l’aumento delle adozioni e dei viaggi degli animali domestici ha avuto un’influenza sulla distribuzione geografica dei parassiti. Quando gli animali domestici si spostano da aree endemiche a località non endemiche, portano con sé ben più dei loro passaporti. Tuttavia, di per sé, i viaggi e le adozioni di animali domestici non sono la causa diretta del problema. Supponiamo ad esempio che un parassita esterno endemico della regione mediterranea sia riuscito a raggiungere la parte settentrionale dell’Europa centrale. Se le condizioni non fossero favorevoli, questo parassita non sarebbe in grado di sopravvivere e attaccare futuri ospiti. Tuttavia, se le condizioni fossero buone (per via dell’aumento delle temperature causato dall’alterazione delle stagioni) il parassita prospererebbe.

Protect our dog from parasite


Come possiamo difendere i nostri animali domestici dai parassiti?


La buona notizia è che proteggere i nostri animali domestici dai parassiti esterni non è mai stato così facile. I proprietari degli animali e i Medici Veterinari, al giorno d’oggi, hanno a disposizione una vasta gamma di soluzioni da poter utilizzare per controllare e prevenire le infestazioni da parassiti esterni.


Allo stesso tempo, guardando il quadro generale, proteggere i nostri animali domestici non è mai stato così impegnativo. Questo perché il problema dei parassiti esterni sta cominciando ad emergere anche in luoghi e periodi insoliti.


Il modo migliore per proteggere i nostri animali domestici è partire da una corretta educazione sull’argomento, e utilizzare regolarmente trattamenti contro i parassiti esterni – tutto l’anno, se necessario. Chiedete consiglio al vostro Medico Veterinario sul tipo di protezione più adeguato per il vostro amico a quattro zampe.


Conclusioni


Avete mai sentito il vecchio proverbio africano che dice: “ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino”? Lo stesso concetto si applica anche agli animali domestici. Crescere animali domestici sani richiede uno sforzo congiunto. Medici Veterinari e proprietari di animali domestici devono lavorare assieme per proteggere i nostri amici a quattro zampe dal costante aumento del rischio parassiti. Questa collaborazione è fondamentale per poter prevenire, o perlomeno ridurre, le problematiche associate ai climi più caldi.